Quali sono i colori primari e come usarli per rendere casa più bella
La forza dei colori primari può essere una scelta azzeccata in più per rendere più belle le nostre case, ma bisogna conoscerli bene.
Arrivare a casa dopo una lunga giornata di lavoro e sentirsi accolti da quel luogo familiare è una sensazione di rara bellezza, ancora di più se la casa riflette la nostra personalità e ci abbraccia con colori e forme rassicuranti. La giusta combinazione cromatica, la funzionalità degli spazi e la bellezza delle linee sono essenziali per dare armonia al proprio nido, ecco perché è importante conoscere quali sono i colori primari e come sfruttarli al meglio per dare il tocco giusto a ogni ambiente.
Quali sono i colori primari?
I colori primari sono il rosso, giallo e blu. Colori e luce sono profondamente connessi fra loro. Il primo a trovare un legame tra questi due elementi fu Isaac Newton che, attraverso la rifrazione del prisma, scoprì come la luce fosse composta da sette colori: rosso, arancione, giallo, verde, azzurro, indaco e violetto.
Successivamente, il fisico Thomas Young arrivò alla conclusione che solo rosso, verde e blu compongono la luce bianca, definendoli perciò colori primari originali. Un ulteriore superamento avvenne con l’introduzione del cerchio dei colori di Ewald Hering che aggiunse allo schema dei colori primari anche il giallo che, assieme a rosso, verde e blu, viene percepito dall’occhio umano come colore indipendente. A questi unì il nero e il bianco come colori primari visuali elementari.
Colori primari ed emozioni
Secondo molti studiosi di colore, i tre colori primari classicamente intesi (rosso, giallo e blu) rappresentano rispettivamente il nostro corpo, la nostra mente e le nostre emozioni. Pensa all’uso che di questi colori si fa, anche in ambito non artistico:
- Il rosso primario nasconde una potenza incredibile e nei segnali è associato al pericolo.
- Il blu primario stimola la mente e ci risveglia.
- Il giallo primario, infine, ci dà energia e ottimismo. Alcuni sostengono che può anche stimolare l’appetito, ragion per cui è appropriato all’interno di una cucina.
Come usare i colori primari per arredare casa
Se usati con cura, i colori primari sono un toccasana per l’arredamento di casa. Tuttavia, per la loro potenza, la loro spregiudicatezza cromatica non possono essere usati da soli.
Fermo restando che lo stile di casa deve rappresentare il nostro modo di essere e che quindi, in teoria una casa può essere completamente arredata con colori primari, sconsigliamo di usarli senza equilibrio.
Come integrarli allora nell’arredamento? Si possono utilizzare come tocco di colore in un arredamento neutro, magari scegliendoli per i singoli mobili o per i complementi d’arredo. O utilizzarli come accento sui muri, per sottolineare in maniera efficace una parte della stanza. O, se preferisci non lasciarti travolgere dalla loro forza, usando delle sfumature meno intense e più soft.
Associare un colore primario a una singola stanza
Hai comprato casa e ora è una tela vuota che sogni di riempire di colore. La tua scelta è legittima, ma fatti delle domande specifiche quando vuoi associare un colore primario a una singola stanza. Sono quesiti tecnici, ma che entrano anche nel profondo del tuo animo, perciò, prenditi il tuo tempo e rispondi con calma. Verifica il ruolo strategico di quella stanza nella casa e rispondi a queste domande:
- a quale utilizzo è destinata? Serve per riposare, insomma, o come zona per intrattenere gli amici?
- A quale ora del giorno viene usata di più? Le variazioni di luce hanno un ruolo importante nella scelta dei colori.
- Quanta luce naturale riceve?
- Come sono colorate le stanze adiacenti?
- Quale sentimento vuoi che ti trasmetta, calma o energia?
Quando hai un’idea chiara di tutti questi fattori, la scelta può essere concordata con un professionista per comprendere quale sia il tono migliore per una determinata stanza. In genere, il rosso si associa alla zona living, il giallo alla cucina, il blu alla camera da letto. Ma ogni scelta deve risuonare con le tue necessità, il tuo gusto estetico e anche la funzionalità della camera.
Abbinare i colori primari in una casa
I colori primari si abbinano per opposizione o per continuità. È arrivato il momento, quindi, di introdurre il concetto di colori complementari. Essi si trovano alla posizione opposta, a quella dei colori primari, nel cerchio di Hering. Il complementare del rosso è il verde, quello del giallo è il viola, quello del blu è l’arancione. Scegliere di associare un colore primario a uno complementare dà un impatto visivo esplosivo e d’effetto., poiché si punta sulla "lotta" tra i colori. Si tratta di una scelta legittima se non hai paura di osare; se, invece, cerchi invece qualcosa di meno forte, segui semplicemente la ruota dei colori, godendoti la bellezza dei colori adiacenti: verde e turchese, viola e blu, giallo e arancione, per esempio. Ma puoi anche giocare con altri accostamenti. Ecco qualche esempio:
- Colori primari e neutri. I colori neutri, grigio e beige per esempio, sono lo sfondo ideale per il tocco sauvage dei colori primari. Immagina una stanza dove c’è prevalenza di bianchi e grigi, accesa da mobili o complementi rossi.
- Monocromatico. Non c’è niente di più bello che abbinare le stesse sfumature di un colore primario. Per esempio, associando rosso e rosa, ovvero schiarendo il rosso con aggiunta di bianco. Con un tocco di nero otterrai un caldo marrone che può essere usato per accentuare lo schema di colore.
Il tutto con un effetto molto armonico.
Abbinare i colori negli interni di casa con la regola del 60-30-10
D’accordo, colori primari, neutri, complementari, secondari, ma in concreto come si fa ad abbinarli? Gli arredatori d’interno seguono una regola molto semplice che si chiama 60-30-10. Laddove il 60% di una stanza dovrebbe essere costituito da un colore dominante, il 30% un colore sottodominante e l’ultimo 10% dovrebbe essere un accento. Per la loro potenza, i colori primari dovrebbero rientrare tra i colori sottodominanti o d’accento. Un esempio può essere: un 60% di colori neutri, un 30% di colori primari e un 10% di colori complementari.
I primari, dunque, rappresentano quel tocco di colore che energizza la stanza. Come detto, con mobili, tessuti, accessori, opere d'arte, pareti d'accento, telai di porte, dettagli d'epoca e via di seguito. In questo modo riusciranno a catturare l’attenzione dell’occhio, diventando un punto focale della camera, senza però apparire chiassosi. Qualche idea:
- Dipingi il soffitto o il muro che per te deve rappresentare il punto chiave della stanza con un colore primario che può essere giusto per l’uso della camera. Per esempio, giocare con i muri bianchi e un tocco di rosso sul soffitto, per spostare l’occhio verso l’alto. Stesso dicasi per una parete che per te ha un ruolo importante: ad esempio, quella che ospita la TV o dov’è appoggiata la testiera del letto.
- Scegli mobili con colori primari. A volte la soluzione migliore è anche la più pratica. Quanto può essere bella la presenza di mobili dai colori ruggenti all’interno di una casa più soft? Una cucina gialla, per esempio, che si staglia su un muro bianco. O delle sedie blu laccate che accendono un salotto dai toni grigi e beige.
- Il color blocking con divani e tappezzeria. Gioca con tessuti e divani come se fossi Mondrian e contrapponi i colori primari e complementari per sprigionarne la forza.
- Dipingi le porte e gli infissi delle finestre con un colore primario. Lascia tutto neutro, ma ad esempio nei corridoi osa con le finestre colorate di giallo o di blu. E perché no, dedica lo stesso trattamento alle porte interne. Per un effetto Notting Hill assicurato.
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